Voci urbane è il blog di Bergamo per i Giovani, le Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, un luogo di approfondimento e racconti!
Sembra volato se ci penso a posteriori, eppure è avvenuto un lungo processo di cambiamento interiore, una grande svolta. Tutto molto affrettato, calma, ripercorriamo le tappe di questo periodo.
Dopo una settimana intensa, piena di verifiche e interrogazioni, finalmente è sabato. Per di più s’incastrano pure le vacanze di Carnevale, allungando così il weekend. Discoteca. Evento abbastanza raro, ma si festeggia un caro amico e non posso mancare. Il virus ha bussato alle nostre porte, ma non è ancora entrato.
Il virus inizia a circolare e di conseguenza le vacanze di Carnevale si protraggono per un’intera settimana. C’è un po’ di paura di uscire, nell’aria, infatti le città e i centri commerciali sono incredibilmente spopolati. Ne approfitto: uno squillo all’amico di fiducia, e via che si va, treno Bergamo-Milano. Giornata stupenda, passeggiare per Milano vuota è molto rilassante.
La riapertura delle scuole viene continuamente posticipata, e tutto sommato sono felice di saltare la verifica di fisica fissata il 6 Marzo 2020.
Notare come parole inglesi sostitutive a parole italiane rendono il discorso molto più cool. Il nostro amato Premier Giuseppe Conte annuncia l’inizio della quarantena, si esce solo per stretta necessità, quali lavoro, spesa, ecc. Partono anche le autocertificazioni (che vedranno una continua evoluzione) e tutto ciò che già sappiamo, non serve ripetere.
Inizia male. Seguo le video lezioni al mattino, guardo video e serie tv, e mangio; nient’altro. Sono molto svogliato e triste, capita di piangere senza un vero motivo. Privato della mia libertà, della mia facoltà di scegliere, sono disperato. Non ho mai amato stare in casa, ho sempre trascorso meno tempo possibile all’interno di essa. A tavola sempre quell’unico argomento, ogni partecipante al discorso con la verità in tasca ovviamente. L’unica valvola di sfogo è scrivere; mi diletto con quelli che io chiamo “sonetti” anche se in realtà non seguono alcun tipo di metrica.
Cosa cambia rispetto agli altri giorni? Semplicemente non ci sono le video lezioni. Può sembrare bello, ma la verità è che le giornate sono ancora più vuote di prima. C’è un sole che non s’era mai visto (soprattutto a Pasquetta), ma non si può uscire. Non sapendo che fare, mi dedico allo studio, anche materie non strettamente necessarie in questo momento. Sto iniziando a sfruttare meglio il tempo.
Da lì in poi, gradualmente, inizia la mia personale Fase 2: mi sono sempre lamentato di non avere mai tempo e adesso che finalmente lo ho, lo sto buttando via. Ho preso in mano la mia vita. Sono ingrassato, troppo sedentario. Inizio a mangiare meglio e praticare un minimo di attività fisica nella mia taverna. Sento i miei amici, i quali mi trasmettono energia positiva, perché vedendoli impegnati in progetti di vario genere, indirettamente, mi spronano a viver meglio. Mi prendo bene per la lettura; leggo libri su diete efficaci al fine di dimagrire, libri che insegnano ad approcciarsi positivamente alla vita, insomma leggo tanto. Passano i giorni e mantengo queste pratiche, ottenendo degli ottimi risultati: sto dimagrendo piano piano, studio, leggo, mi alleno, e mi sento “felice”, le mie giornate sono finalmente ricche di attività. Continuo certamente anche le mie serie tv, ma ho trovato il giusto equilibrio. Tutta questa positività mi porta anche a sistemare tutta la stanza, che lentamente si trasforma e diventa stupenda.
Quale migliore scusa per incontrare qualche amico. Pecchiamo tutti, ma siamo adolescenti rimasti chiusi in casa per 2 mesi, penso sia comprensibile.
Adesso non è più illegale uscire con amici, riesco a vederli quasi tutti nei giorni che verranno. Mentre ero chiuso in casa, temevo che sarebbe stato difficile approcciare nuovamente con i miei amici e soprattutto con le persone in generale. In realtà non è stato così: ok, forse appena ci siam visti è stato strano, però poi i rapporti tra di noi sono solo migliorati rispetto a prima. Essendomene privato per un così lungo tempo, mi sono reso conto di quanto mi sento a casa anche con loro.
Ultima verifica. Non aggiungo altro, qualunque studente può capire.
Felice sicuramente, eppure manca quell’emozione tipica da ultimo giorno.
Siamo ora pronti a goderci le vacanze estive, che nonostante il periodo storico, rappresentano uno stacco, una pausa, tra un anno scolastico e l’altro. Siamo pronti a divertirci, anche in presenza del virus, privilegiando le attività all’aperto (come qualsiasi altra estate).
L’emergenza Covid, legata soprattutto all’affollamento negli ospedali, è pressoché terminata, e non lo dico io, ma le persone che in primis lavorano nelle strutture ospedaliere. Detto questo il virus è ancora in circolazione, è giusto non abbassare troppo la guardia, ma neanche troppo poco. Passo dopo passo, si deve cercare di restaurare la vita di prima, anche se sarà sicuramente diversa.
La mia vera preoccupazione non è il virus in sé, ma le persone. Ho paura che tutto ciò che è successo non sia servito per imparare almeno a mantenere delle condizioni igieniche decenti. Capire che non tutto il male viene per nuocere. Capire che si può ripartire. Capire che bisogna reinventarsi, mettendosi in discussione.
Se si pensa che nel 2020 l’uomo è stato vittima di una pandemia (la cui origine fa tutt’ora discutere) si comprende il vero rapporto tra lui e la natura. Siamo padroni del Mondo, ed è innegabile ciò che si è creato rispetto a qualsiasi altra specie vivente. Siamo però inseriti in qualcosa di più grande e potente di noi (non saprei dirti cosa sia, puoi intenderlo come natura, universo, Dio, …). “Un tutto di fronte al nulla, un nulla di fronte al tutto”. Questa consapevolezza è la vera grandezza dell’uomo.
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