I progetti vincitori dell’edizione di quest’anno di Sentieri Creativi sono Storie dal becco di Gianmarco Cugusi e Roberto Picchi, per il comune di Dossena, e Che sventoli per bacco! | Prove di volo per un nuovo immaginario di comunità di Francesco Ferrero, per il comune di Roncobello.
Lo ha annunciato venerdì 25 ottobre, durante l’evento di premiazione che si è tenuto nella Biblioteca comunale di Dossena, la giuria formata da Valentina Gervasoni, Project Manager di GAMeC, Francesco Pedrini, artista e Vicedirettore del Politecnico delle Arti, Yvan Caccia, Presidente Parco delle Orobie, Luca Coluccia, operatore di Bergamo per Giovani, Ilaria Rovelli sindaca di Roncobello e Fabio Bonzi sindaco di Dossena.
Ciascuno dei due progetti riceverà un premio di 3000 euro, grazie a cui l’opera potrà essere realizzata nel primi mesi del 2025 nel territorio per cui è stata progettata.
In concorso, oltre a quelli premiati, anche i progetti Uno spazio contemplativo per riempire un buco di Aurora Scinetti e Rincorrer di pietre di Claudia Mangone.
Dopo una prima residenza formativa presso il Centro Parco Ca’ Matta, nel Parco dei Colli, il gruppo di 5 artisti e artiste, selezionato tra un totale di 16 partecipanti, ha preso parte a una residenza di produzione nel Parco delle Orobie per approfondire la conoscenza del territorio e perfezionare i progetti delle opere site-specific.
Vuoi conoscere da vicino i progetti dell’edizione 2024 di Sentieri Creativi? Venerdì 6 dicembre alle 18 vieni all’aperitivo di presentazione presso lo Spazio Giacomo di Via Quarenghi 48 c/d, a Bergamo.
Sentieri Creativi è un progetto di Bergamo per Giovani, le politiche per giovani del Comune di Bergamo, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti G. Carrara, ora Politecnico delle Arti “Donizetti-Carrara”, Alchimia Cooperativa Sociale, con il patrocinio del Parco dei Colli di Bergamo e per la prima volta con la collaborazione di GAMeC di Bergamo, in partenariato con il Comune di Dossena, il Comune di Roncobello, il Consorzio Forestale Menna Ortighera e il Parco delle Orobie per il festival “Na.Tur.Arte - L’Area Wilderness Valparina tra ospitalità, Arte e Natura” inserito all’interno del programma culturale “Pensare come una montagna’’ del museo.
La residenza di produzione è proposta e organizzata da GAMeC e dai partner del programma “Pensare come una montagna’’ e del festival “Na.Tur.Arte - L’Area Wilderness Valparina tra ospitalità, Arte e Natura”.
Grazie ad Alessandra Pioselli, Stefano Boccalini, Rossella Aldegani, Rosita Forastiere, Gaetano Lofrano, Nicholas Ferrara, Andrea Greco, Francesca Allievi, Enrico Bassi ed Ettore Favini per aver portato il loro sguardo ed esperienza nelle residenze.
Un ringraziamento particolare a Francesco Pedrini, che ha accompagnato e guidato il gruppo nel percorso formativo e di produzione.
Storie dal becco - vincitore
di Gianmarco Cugusi e Roberto Picchi
Ispirati dalla morfologia serpentesca del sentiero che dalle miniere di Dossena conduce al Becco [ndr: passerella a strapiombo su una falesia di circa 250 metri con vista sulla Valparina], abbiamo ideato un percorso scultoreo a stazioni che prende spunto dalle processioni tipiche dei riti della Via Crucis. Ogni edicola è pensata per essere deposta durante il giorno dell’inaugurazione, quando una camminata/processione condurrà la comunità ad attivare l’opera fino ad arrivare al Becco, inteso metaforicamente come cattedrale contemplativa. Il percorso diventa una linea temporale che, attraverso immagini e parole, unisce ciò che è stato con il presente e con le aspirazioni future di chi oggi vive e incontra questo territorio.
L’iconografia delle stazioni/sculture sarà il frutto del dialogo con gli abitanti di Dossena e delle ricerche storiche condotte attraverso la lettura di libri dedicati alla storia del territorio.
Questo patrimonio culturale racchiude tradizioni, miti e pratiche che hanno segnato la vita della comunità, tra cui le mascherate, il gioco della palla tamburello, il Madunù, l’opera dell’artista locale Filippo Alcaini, i murales che adornano le case del paese, e i riti e la mitologia popolare, raccontando una storia corale che unisce la memoria personale degli abitanti con la memoria collettiva del territorio.
Uno spazio contemplativo per riempire un buco
di Aurora Scinetti
“Con ciò che manca puoi immaginarti ciò che c’era”
Questa riflessione sul vuoto e sul pieno guida la mia opera, un tentativo di riempire un buco e di esplorare la dissonanza tra queste due dimensioni. La cava è archetipo del pieno e del vuoto.
A Dossena il paesaggio è profondamente mutato con la cava/miniera. C’è stato un tentativo di svuotare l’ambiente, portare via materia, ora permangono dei solchi, spazi liminali che si immergono nel terreno e scendono verso il basso. Questi vuoti portano il segno del nostro passaggio.
La mia azione non vuole essere una trasformazione irrimediabile del territorio, è piuttosto un gesto che vuole illuminare i margini, uscire dai sentieri curati e tentare di riempire il vuoto di materia con la presenza di corpi vivi. I corpi escono dal sentiero principale, camminano nell’erba alta, spostano rami, inciampano in pietre, e raggiungono l’incolto, l’ambiente indomito. Uscire dal sentiero porta all’incontro con la noncuranza, con il selvaggio. Lo spazio che si raggiunge è un ammasso di rocce colpite dal sole: è il pieno.
L’installazione diventa un tentativo di creare uno spazio relazionale di contemplazione, in cui si arriva solamente spostando lo sguardo e scegliendo una deviazione. Le pietre sparse nel paesaggio, durante l’azione, si raggruppano. Ogni
blocco di pietra è diverso dall’altro. Il visitatore può scegliere se fissare il vuoto, il buco, o se fissare il pieno, un cumulo di rocce ammassate. La pila di rocce non
invita a uno sguardo contemplativo; difficilmente ci si sofferma per lungo tempo su un cumulo di pietre ferme. Sederci sul ciglio del buco e immergerci nella materia rocciosa ci conduce a uno stato di contemplazione sulla natura__sullo spazio__su ciò che era. Lo spazio che si crea deve essere un dispositivo per il rapporto uomo___ambiente__natura. ll materiale non trattato_pietre locali_il pieno.
Che sventoli per bacco! | Prove di volo per un nuovo immaginario di comunità - vincitore
di Francesco Ferrero
Il progetto prende vita dal desiderio di coinvolgere la comunità di Roncobello in un processo condiviso di rielaborazione dell’iconografia locale, esplorando e riprogettando simboli che ne raccontino l’identità, sia nella tradizione che nella contemporaneità; mira alla creazione di un nuovo immaginario condiviso, trasformando simboli storici in nuove espressioni di identità collettiva. La partecipazione attiva della comunità rafforza il legame profondo tra persone e territorio.
Il percorso progettuale si sviluppa in diverse fasi: inizialmente, attraverso una ricerca sui simboli araldici locali e il loro significato storico e sociale. Successivamente, questa ricerca prende forma in un laboratorio creativo, dove le scuole elementari di Piazza Brembana collaborano alla creazione di nuovi segni grafici che diverranno parte dei nuovi stendardi.
L’installazione finale prevede l’esposizione di tre grandi bandiere nella zona del Castello Forcella, a Bordogna. Questo atto rappresenta simbolicamente una riconquista dello spazio pubblico, marcato da una forte presenza visiva che testimonia il nuovo immaginario comunitario.
Rincorrer di pietre
di Claudia Mangone
Il paesaggio attorno al Castello della Forcella di Bordogna è un paesaggio che mostra i segni dell’intervento umano, ne riflette gli atteggiamenti diversificati nel tempo e manifesta la mutua corrispondenza tra uomo e natura. Il Castello, costruito attorno al 1100, fu la fortezza difensiva della famiglia Fondra-Bordogna. Durante il 1400 attraversò una fase di abbandono e distruzione: gran parte delle mura caddero e le grandi rocce di verrucano lombardo che ne costituivano il perimetro vennero riutilizzate dagli abitanti locali per le proprie costruzioni. Le pietre che costituivano le mura del castello, ritornano a vivere in forma di materia pubblica e non più come pietra ad uso esclusivo privato.
Ad oggi del Castello si manifesta tanto la presenza quanto l’assenza. L’assenza delle cinta murarie, in termini fenomenologici, è stato il punto di partenza di questa ricerca. Il paesaggio del castello è stato “derubato” delle sue pietre perché venissero impiegate come materiale edile per le case di Bordogna. In virtù di ciò ho pensato di mettere in atto un meccanismo di restituzione. Si tratta di “derubare” a mia volta le case degli abitanti di Bordogna per restituire qualcosa di nuovo al castello. Derubare in senso lato: entrare entro queste nuove e vecchie mura, quelle delle case; parlare con chi le abita per scoprire di che immagini si circonda; e sintetizzare un’immagine che li descriva ispirata ai loro racconti, oggetti o dettagli.
Le immagini che ne risultano, elaborate in forme semplici e tridimensionali, possono svolgere un ruolo araldico, di rappresentanza, come stemmi di famiglia. Queste forme, che provengono da una sintesi di ciò che sta dentro le mura delle case, verranno portate entro le mura del castello, attivando da una parte la logica della restituzione, dall’altra proseguendo questo percorso di riappropiazione sociale da parte della collettività di ciò che prima era esclusivo e privato.
È aperto il bando per partecipare come artista alla decima edizione di Sentieri Creativi, storico progetto delle Politiche per giovani del Comune di Bergamo che coniuga ricerca artistica e ambiente.
L’idea che ispira Sentieri Creativi è declinare i temi ambientali, sempre più attuali e urgenti in prospettiva futura, attraverso prassi e visioni artistiche, sviluppando opere che si integrino nell’ambiente in cui sono progettate e che affrontino in modo originale il rapporto tra uomo e natura.
Il bando è rivolto a persone nate tra il 1990 e il 2000 residenti in regione Lombardia, o che qui lavorano o studiano, e scade domenica 8 settembre 2024.
Un gruppo di 20 artiste e artisti trascorrerà cinque giorni – dal 30 settembre al 4 ottobre 2024 - in residenza artistica formativa presso la Ca’ Matta, situata nel Parco dei Colli a Ponteranica (BG).
La residenza è concepita come un laboratorio d'esperienza, durante cui si alterneranno lezioni frontali, master class con esponenti del panorama artistico nazionale e/o internazionale, camminate e attraversamenti del paesaggio e un lavoro formale su un’idea progettuale da proporre.
Chi parteciperà alla residenza dovrà produrre un’idea progettuale e un abstract di un’opera site-specific, da realizzarsi nel territorio dei Comuni di Dossena e Roncobello.
Una giuria selezionerà, sulla base del portfolio e del materiale presentato, fino a quattro artiste/i che potranno accedere a una seconda residenza, questa volta di produzione, presso i comuni di Dossena e Roncobello, dal 14 al 20 ottobre 2024, durante cui perfezioneranno la proposta progettuale grazie a incontri ed esplorazioni del territorio.
Una seconda giuria valuterà i due progetti più meritevoli, che riceveranno 3000€ di premio ciascuno e dovranno essere realizzati sul territorio di Dossena e Roncobello entro il 1° giugno 2025.
Sentieri Creativi è un progetto di Bergamo per Giovani, le politiche per giovani del Comune di Bergamo, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti G. Carrara, ora Politecnico delle Arti “Donizetti-Carrara”, Alchimia Cooperativa Sociale, con il patrocinio del Parco dei Colli di Bergamo e per la prima volta con la collaborazione di GAMeC di Bergamo, in partenariato con il Comune di Dossena, il Comune di Roncobello, il Consorzio Forestale Menna Ortighera e il Parco delle Orobie per il festival “Na.Tur.Arte - L’Area Wilderness Valparina tra ospitalità, Arte e Natura” inserito all’interno del programma culturale “Pensare come una montagna’’ del museo.
La residenza di produzione è proposta e organizzata da GAMeC e dai partner del programma “Pensare come una montagna’’ e del festival “Na.Tur.Arte - L’Area Wilderness Valparina tra ospitalità, Arte e Natura”.
Le candidature dovranno pervenire via mail all’indirizzo giovani@comune.bergamo.it con oggetto ‘’Candidatura Sentieri Creativi – NOME COGNOME’’ entro e non oltre domenica 8 settembre.
Nella mail andranno allegati:
● modulo di iscrizione;
● fotocopia di un documento di identità;
● breve curriculum delle esperienze artistiche/professionali pregresse;
● portfolio artistico.
L'edizione 2023 di Sentieri Creativi - studio, art and landscape ha un vincitore: è l'opera "Barometro da tempesta" di Roberto Picchi.
Lo ha annunciato la giuria formata dagli artisti Francesco Pedrini e Claudia Losi e dall'architetto Marcella Datei durante il vernissage della mostra di Sentieri Creativi, che si è tenuto venerdì 10 novembre allo Spazio Giacomo di via Quarenghi.
Roberto Picchi è un artista di 27 anni. I principali ambiti di interesse della sua ricerca riguardano il problematico rapporto tra Uomo e Natura e il flusso meteoclimatico delle diverse stagioni, sempre più enigmatico a causa dei mutamenti.
L'opera che ha progettato riprende forme e funzioni del barometro da tempesta, l'antico dispositivo per le previsioni meteorologiche ideato da Robert Fitzroy. È pensata per funzionare all'interno del microclima di uno stagno a 540 metri di altitudine, dal contesto climatico sempre più complesso da classificare a causa delle anomalie metereologiche in corso. Rappresenta quindi un indicatore simbolico per riflettere sulle condizioni ambientali presenti e future.
Grazie al premio di 2000€ messo in palio da Sentieri Creativi, nei prossimi mesi l'opera "Barometro da tempesta" potrà prenderà vita ed essere visitata nel Parco dei colli di Bergamo.
Sentieri Creativi è organizzato e promosso da Bergamo per Giovani, le politiche per giovani del Comune di Bergamo, in collaborazione con l’Accademia Carrara di Belle Arti G. Carrara e il Parco dei Colli di Bergamo. L’edizione di quest’anno del progetto è inserita all’interno della programmazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Tra passeggiate nei boschi, lezioni, workshop e anche un'incursione nelle grotte del Parco dei colli di Bergamo, l'edizione 2023 di Sentieri Creativi ha lasciato agli/alle 11 artisti/e partecipanti tante suggestioni e idee su cui lavorare
Venerdì 10 novembre scopriremo i progetti che quest'esperienza tra arte, studio e paesaggio ha ispirato. I e le giovani artisti/e li presenteranno allo Spazio Giacomo in via Quarenghi 48/d e una giuria sceglierà l'opera vincitrice, che potrà essere realizzata nel Parco dei colli di Bergamo grazie a un premio di 2000 euro.
Nell'attesa, sulla pagina Instagram di Bergamo per giovani potete iniziare a conoscere alcuni degli/delle artisti/e di quest'edizione: abbiamo fatto loro qualche domanda sulla loro idea dell'arte e dei luoghi che la ospitano.
Vi aspettiamo venerdì 10 novembre dalle ore 17.30 allo Spazio Giacomo in via Quarenghi 48/d (BG) per la visita alla mostra in compagnia degli artisti e delle artiste, la proclamazione del progetto vincitore, e a seguire un rinfresco.
L’ingresso è libero e non è necessario prenotarsi.
La mostra resterà aperta anche sabato 11 novembre dalle 14.30 alle 17.30.
Sentieri Creativi è organizzato e promosso da Bergamo per Giovani, le politiche per giovani del Comune di Bergamo, in collaborazione con l’Accademia Carrara di Belle Arti G. Carrara e il Parco dei Colli di Bergamo. L’edizione di quest’anno del progetto è inserita all’interno della programmazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Siamo felici di annunciare il ritorno di una delle iniziative delle politiche per giovani del Comune di Bergamo che lasciano un segno sul territorio. Apre il bando Sentieri Creativi 2023, il progetto che promuove percorsi formativi in ambito artistico connessi al tema dell’ambiente naturale, in questo caso montano.
A seguito di un bando pubblico, un gruppo di giovani artiste e artisti under 30 residenti nella provincia di Bergamo o city users, trascorrono una settimana in residenza presso la Ca Matta, situata nel cuore del parco dei colli a Bergamo.
I giorni di residenza di Sentieri Creativi sono pensati come un laboratorio d’arte e d’esperienza, durante cui si svolgono lezioni frontali, camminate e attraversamenti del paesaggio. Durante la residenza vengono inoltre invitati degli esperti di ambiente e di arte del paesaggio.
L’esperienza si conclude con la realizzazione di un modello per un’opera permanente da realizzare all’interno del parco.
Gli obiettivi principali sono due:
La residenza si terrà dal 25 settembre al 29 settembre 2023 e si svolgerà presso la Cà Matta. Tra il 2 ottobre e 31 ottobre i partecipanti avranno tempo per definire il proprio progetto artistico personale, che verrà poi esposto assieme a quello degli altri partecipanti venerdì 10 novembre presso lo Spazio Giacomo in via Quarenghi 48.
Una giuria eterogenea decreterà il progetto vincitore, il quale riceverà un premio di 2000 euro lordi da finalizzare alla realizzazione dell'opera nei dintorni della Cà Matta.
Le candidature dovranno pervenire via mail all’indirizzo giovani@comune.bergamo.it con oggetto ‘’Candidatura Sentieri Creativi – NOME COGNOME’’ entro e non oltre domenica 10 settembre 2023.
Nella mail andranno allegati:
- modulo di iscrizione;
- fotocopia di un documento di identità;
- breve curriculum delle esperienze artistiche/professionali pregresse;
- portfolio artistico;
- documentazione comprovante sede di studio o lavoro (solo per NON residenti in Bergamo e provincia);
Sentieri Creativi è organizzato e promosso da Bergamo per Giovani, le politiche per giovani del Comune di Bergamo, in collaborazione con l’Accademia Carrara di Belle Arti G. Carrara e il Parco dei Colli di Bergamo. L’edizione di quest’anno del progetto è inserita all’interno della programmazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Venerdì 26 luglio presso lo Spazio Polaresco si è svolta la commissione che ha decretato il vincitore dell’edizione 2019 di Sentieri Creativi. Durante la residenza artistica tenutasi tra l’Ostello al Curò e il laboratorio di ricerca artistica Giacomo, sette artiste e artisti hanno progettato ognuno la sua opera da realizzare nei pressi dell’ostello al Curò.
La giuria, composta da Francesco Pedrini curatore del progetto, Amedeo Locatelli viepresidente del CAI - Bergamo, Maddalena Bianchetti rappresentante di Bergamo per i Giovani, Alessandro Mancassola per l’Accademia di Belle Arti G. Carrara e Maurizio Piffari rappresentante del Comune di Valobondione, ha decretato l’opera OSA di Luca Fenili meritevole del premio di 2000€ per la realizzazione in quota :”basandosi sui tre criteri, poetica, fattibilità e sostenibilità la giuria ha ritenuto importante premiare l’opera che più ha saputo coniugare l’esperienza artistica con il contesto montano, proponendo un lavoro semplice, ma profondo ed originale”.
L’artista, giovane di 27 anni da tempo impegnato sulla scena writers bergamasca descrive il suo progetto :”l'impianto idroelettrico collegato al rifugio del Barbellino si pone tra il viaggiatore e la vista del lago. A prima vista le sue pareti sembrano essere ricoperte da una texture decorativa puramente estetica in cui dei segni si intrecciano tra loro. Avvicinandosi invece si legge una parola ripetuta ossessivamente: OSA. Un invito a sfidare i propri limiti, ad andare oltre, a superarli, ad OSARE. Mi sento infatti in dovere di spronare me stesso e gli altri nell'affrontare le sfide fisiche tipiche del camminatore di montagna e metaforicamente anche le sfide e gli ostacoli della vita, anch'essa cammino e viaggio fatto di fatiche, di gioie e dolori, strade difficili, traguardi, cadute e risalite”.
Di seguito gli altri progetti in mostra:
Anna Aiolfi SILENZIO
Silenzio si basa sulle suggestioni avute lungo il sentiero verso il Barbellino. Una volta giunti a destinazione le orecchie dei viandanti sono irrorate dal frastuono del fiume che scorre velocemente verso la valle.
Ciò che manca, in questo luogo, è un oggetto che crei uno stacco sonoro dal continuo urlare del fiume chiedendogli, quasi, il silenzio.
L’installazione si ispira alle campane a vento ma il materiale con la quale è costruita sono dei semplici sassi del lungo e si sviluppa a ridosso del ponticello che scavalca il fiume, aggrappandosi ad un filo che collega i due argini.
Lorenzo Benzoni TENDAGGIO COLOR VIOLA COMOLIA
La viola di comolia è un fiore endemico della catena orobica che sta scomparendo a causa del riscaldamento globale. Il mio intervento non è altro che un tentativo di reinserire questo colore che sta vendo a mancare all'interno del territorio. La morbidezza dei tendaggi contrasta con il paesaggio circostante e si inserisce tra le pareti di un rudere abbandonato, evidenziando uno spazio di intima relazione tra uomo e natura.
Giacomo Bissi CONQUISTA
Gilmoreichnus è un anfibio vissuto e estinto sulle alpi Orobie durante il Permiano (300 milioni - 250 milioni di anni fa). I suoi resti non sono mai stati trovati, ma se ne conosce l’esistenza grazie alle impronte fossilizzate sulle rocce. L’anfibio si configura come il milite ignoto: il Gilmoreichnus ha combattuto per la sopravvivenza e ha lasciato tracce della sua esistenza, ma ad oggi il suo corpo non è stato rinvenuto.
L’opera consiste nella creazione di una lapide che individui simbolicamente la tomba di tutti i Gilmoreichnus probabilmente dispersi sulle alpi Orobie.
Sulla lapide saranno incisi il nome e il periodo in cui è vissuto, ma anche una frase del filosofo Ralph Waldo Emerson: “vai dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia “.
Il significato strettamente letterale della frase può essere riferito al vissuto del Gilmoreichnus: si connota però anche come epitaffio che parla del defunto e insieme invita il lettore a pensare.
Laura Crevena HERBARIUM 21 30
Herbarium 21 30 è un’esposizione permanente all’interno dei resti di una delle casette in pietra che caratterizzano la zona del lago naturale del Barbellino. L’intento del progetto è di racchiudere all’interno di una delle costruzioni gli elementi dominanti del paesaggio circostante. Forte è la componente naturale, costituita dalla molteplice flora locale di grande rilevanza botanica, ricca di endemismi e proprietà officinali; essa sarà selezionata ed illustrata in un erbario inciso su lastre di Corten, un particolare tipo di acciaio che con l’ossidazione forma uno strato superficiale dai toni arrugginiti che richiamano quelli delle numerose tracce lasciate dalle opere di costruzione dell’uomo.
Giulia Maffioletti PER FIACCOLE LE STELLE
Descrizione: Con quest’opera vorrei lavorare su un piccolo rudere che si trova nella conca del Barbellino, zona in passato molto frequentata dai pastori. L’edificio al momento non ha più un tetto, il mio intento è quello di ricostruirlo con una struttura costituita da cavi di acciaio che non sarà in grado di riparare dalle intemperie ma rispecchierà il tetto dei nomadi e dei pastori transumanti fatto di punti ricollegabili agli astri e linee che formano le costellazioni, un tetto che sarà anche mappa per leggere il cielo estivo.
Oliver Russo TENSIONI ISOLATE (E L’INERZIA DEL VENTO)
Il lavoro vuole esplicare il come una semplice installazione possa resistere nei confronti delle intemperie e delle correnti d’aria, soprattutto a certe quote, usandole a proprio favore. Cavi tesi, pali ferrei installati nella roccia, legno, e stoffe che danzano in maniera frequenziale accompagnate dal vento e dall’acqua.
La VII edizione di Sentieri Creativi è alle porte! L’iniziativa promossa dall’ Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con CAI – Sezione Bergamo e l’Accademia di Belle Arti G. Carrara, il Consorzio Solco Città Aperta e HG80 Impresa Sociale.
Sentieri Creativi è un concorso aperto finalizzato all’ ideazione di progetti artistici da realizzare nei pressi lago del Barbellino (Valbondione BG) allo scopo di creare un percorso che valorizzi i giovani artisti e il contesto montano in cui le opere saranno inserite.
Il progetto prevede la possibilità per sette giovani artisti di usufruire di una formazione artistica gratuita, supportati da un Visiting Professor. Durante il periodo di formazione ogni partecipante dovrà lavorare ad un progetto da presentare in una esposizione presso lo Spazio Polaresco, tra i progetti esposti la commissione giudicatrice selezionerà l'opera da realizzare in quota.
Il bando è rivolto ai nati tra 1989 e 2001 residenti a Bergamo o city user che possano documentare di frequentare regolarmente e stabilmente la città per attività lavorative e di studio (sede lavorativa; iscrizioni a scuole, accademie, sedi universitarie etc.).
La residenza si terrà dal 24 al 30 giugno e si svolgerà tra l’Ostello al Curò e il laboratorio di ricerca artistica Giacomo in via Quarenghi 33, verrà curata dal docente Francesco Pedrini, artista da tempo impegnato nelle tematiche legate al confronto tra uomo, natura e paesaggio. I giorni sono pensati come un laboratorio d' esperienza, durante i quali si svolgeranno lezioni frontali, camminate e attraversamenti del paesaggio e un lavoro formale su un modello da proporre per la selezione. Durante la residenza verranno invitati degli esperti di flora orobica e di arte del paesaggio.
Tra il 22 e il 28 luglio, i partecipanti allestiranno una mostra dei progetti nella sala espositiva dello Spazio Polaresco e nella serata inaugurale (26/07) sarà decretato il vincitore, il quale riceverà 2000 euro netti: tale premio sarà finalizzato alla realizzazione dell'opera nei dintorni dell’Ostello al Curò. Il contributo, verrà elargito dal Comune di Bergamo.
Le candidature dovranno pervenire e non oltre le ore 12.30 del 7 giugno.
Per eventuali informazioni:
infogiovani.bg.it
035 399 656