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Desideriamo favorire occasioni reali di dialogo e condivisione, per attivare sinergie intergenerazionali che possano accogliere la complessità. Vogliamo contribuire a creare contesti che aprano prospettive in cui potersi riconoscere e dove plasmare narrazioni non ancora immaginate.
Viviamo contesti diversi, dove connettiamo e mescoliamo le nostre competenze per attivare riflessioni su di sé e sul mondo. Lo facciamo mettendo al centro le persone, adolescenti e giovani dai 12 ai 30 anni, con cui co-costruiamo attività pensate su misura. Crediamo sia importante interrogarci sempre sulla qualità di ciò che progettiamo, monitorando e riplasmando continuamente le nostre azioni e i nostri modi di condividerle.
che per noi significa:
costruire legami per appartenere e riconoscersi nella vita collettiva, contribuendo con le proprie idee e visioni.
cogliere le opportunità e vivere le situazioni senza caricarsi di aspettative o pensare di dover dimostrare qualcosa, ma per il piacere e desiderio di esserci, nel modo che si ritiene più giusto per sé, in quel momento.
riflettere sui contesti, sugli spazi, sulle azioni perché il bello sia un concetto modellabile e fluido, che adottiamo, accogliamo e ricerchiamo in ciò che ci circonda e in ciò che facciamo. Non si tratta di un canone a cui adattarsi, ma scoperta continua, accoglimento, creatività, comprensione e cura.
assumersi la responsabilità di riconoscere che esistono infinite barriere d’accesso, spesso invisibili, e che una reale partecipazione passa anche dall’impegno verso un pensiero molteplice che agisca nell’ottica di creare condizioni perché ogni persona possa esercitare il diritto di esserci veramente.
tessere, per ogni vissuto, aspirazione o desiderio, occasioni di ascolto e spazi di pensiero, dove le persone possano sentirsi accolte per ciò che sono.
riconoscere e valorizzare la ricchezza che la diversità di culture, contesti di appartenenza, pensieri e percorsi di vita può portare alla città, grazie alla moltiplicazione e all’interconnessione degli sguardi e dei punti di vista.
pensare ciò che ancora non esiste, osservando la realtà con sguardo curioso e aperto all’imprevisto. È una pratica di lavoro, ma anche un invito alle persone che incontriamo nei servizi perché accolgano le possibilità, traccino i propri percorsi, non importa se insoliti o inattesi, ripensando il futuro e dando fiducia ai propri desideri.
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